Comune di Pornassio

Le frazioni

S. Luigi S.

S. Luigi

S. LUIGI capoluogo del comune è sede del Municipio, e della Posta Centrale, in cui si possono osservare la cappella di S. Luigi Gonzaga adiacente alla S.S. 28, costruita agli inizi del ‘700 e recentemente restaurata, la cappella di S. Antonio Abate, nel rione omonimo, risalente alla prima metà del ‘500 e sulla piazza del palazzo Comunale il monumento ai Caduti delle guerre di indipendenza e mondiali.

Da S. Luigi una strada provinciale conduce alle frazioni di Villa e Ponti di Pornassio.

Villa

A VILLA (m. 515 s.l.m.), su un poggio dominante l’intero paese, si erge il castello, edificato verso il XXIII Secolo, ma già in precedenza esistente come fortificazione.

Attualmente, all’interno dell’ala sud, cinquecentesca, abitano i discendenti dei Marchesi Scarella, antichi feudatari del luogo.

Sempre a Villa, solitaria, tra ippocastani ombrosi, la maestosa Chiesa Parrocchiale di San Dalmazzo.

Villa fornisce la maggior parte di produzione vinicola di Pornassio: è qui che nasce il pregiato Vino Ormeasco, di un bel rosso rubino, di odore vinoso molto intenso e di notevole gradazione alcolica.

Si presume che il vitigno dell’Ormeasco sia stato introdotto dai Saraceni a Pornassio, dalla zona di Ormea (di qui l’origine del nome) verso il X secolo ne fu iniziata la coltivazione da uno dei Marchesi di Clavesana nel 1303.

Per far conoscere ed apprezzare maggiormente questo vino viene allestita, ogni anno a Villa, l’ultima domenica di agosto, la tradizionale festa del Vino Ormeasco e Sciachetrà.

Ponti

PONTI è il più antico e architettonicamente più interessante insediamento del territorio di Pornassio.

Anticamente il paese era un fiorente borgo artigianale e commerciale come testimoniano i portali in pietra, (uno dei quali in Vico Arroscia, è datato 1169) con adiacenti aperture minori, alle basi delle quali si trovavano grandi mensole in pietra nera che dovevano fungere da banco di esposizione e vendita per le botteghe degli artigiani (due di questi esemplari sono visibili in “Piazza Vecchia” uno, vicino alla Cappella di San Bernardo e l’altro, a lato del Ponte del “Rian di Becchi”).

Sono ancora visibili mulini e frantoi funzionanti ad acqua.

A Ponti si possono ammirare alcuni angoli di paese, con piazzette e carruggi, che ci portano nel cuore della Liguria più “vera”.

A fianco di questi scorci “storici” grandi boschi di castagni ricchi di funghi, prati e sentieri che permettono itinerari ed escursioni in natura altrettanto interessanti (vedi cartina).

Per gli amanti di cose artistiche ricordiamo che, nelle vicinanze del borgo, sul tratto Provinciale Ponti- Acquetico, in località Pian D’Isola (presso il vivaio forestale), venne alla luce, intorno al 1911 una tomba ad incinerazione risalente con probabilità al VII sec. A. c., contenente una ciotola, una catenella in ferro con fibula in bronzo ora conservati nel Museo Archeologico di Genova.

Ancora lungo la provinciale Ponti- Mendatica, in località “Audeburghi”, sotto la strada, la misteriosa “Pietra delle Croci” che è un masso erratico dalla forma di pentagono quasi regolare, su cui sono incise molte croci pagane che si toccano una con l’altra e le cui braccia sono tutte di uguale lunghezza.

La domenica prima del 20 agosto, a Ponti, viene allestita la tradizionale Fiera di S. Bernardo, che affonda le sue origini del Medio Evo.

Ottano

Superato il capoluogo S. Luigi, verso il Piemonte, una derivazione sulla sinistra della S.S. 28 conduce ad OTTANO (m. 660 s.l.m.), frazione che, con Ponti, fornisce il migliore esempio di architettura rustica spontanea.

Sulla Piazza la Chiesa dell’Annunziata risalente al 1400.

Sulla stradina collegante Ottano a Villa, a metà percorso, il Santuario della Madonna della Chiazza, in stile barocco, affrescato da A. Rossignol nel 1898; la facciata è dotata di un piccolo portico e, superiormente, di una elegante finestra.

All’interno sopra l’altare maggiore, un quadro raffigurante la Vergine col Bambino.

Sotto il paese, su uno spuntone in posizione strategica, svetta solitaria la “Colombaia”, presumibilmente usata in passato come torre di avvistamento.

Una stradina “a Via de Crave” collega la parte alta del paese col soprastante borgo di CASE ROSSE, sulla S. S. 28. Esso rappresenta l’insediamento più recente di Pornassio, tuttora in espansione per la sua posizione ridente e soleggiata.

Nava

A NAVA, rinomato Centro di Villeggiatura, accanto alle bellezze naturali, sono degni di interesse:

  • i 5 forti napoleonici edificati sotto la direzione del generale De Sonnaz verso il 1870, in pietra squadrata cementata con malta: Montescio, Bellarasco, Pozzanghi, Richermo e Centrale;
  • il Sacrario degli Alpini che ospita le spoglie del generale Battisti, comandante della divisione “Cuneense” in Russia,
  • al fondo del paese, verso il Piemonte, sulla sinistra, i ruderi della Cappella Romanica di S. Raffaele (1400), già proprietà dei Cavalieri Gerosolimitani,
  • sulla destra, in alto, nel fianco della “Rocca Ferraira” una cava di pregiato marmo rosa.

Ogni anno, la prima domenica di luglio a Nava, si svolge la “Festa degli Alpini”. La località si presta ad innumerevoli escursioni tra prati e boschi dove cresce spontanea la rinomata lavanda.